Telethon ha fatto la scelta di finanziare le ricerche sulle malattie monogeniche. Il numero di condizioni monogeniche causa di autismo diventa ogni giorno più grande, anche se aumenta di molto il numero di condizioni monogeniche, ma di poco la percentuale dei casi di autismo da causa monogenica nota in quanto ogni condizione riguarda un numero esiguo di casi.
Lo studio delle condizioni monogeniche ha più probabilità di arrivare ad una comprensione dei meccanismi patogenetici che possono portare a terapie innovative. Queste poi potrebbero essere efficaci anche in condizioni diverse da quelle per le quali le terapie sono state studiate.
Alla luce di quanto sopra detto fa piacere che Telethon abbia supportato le ricerche di Carlo Sala del CNR di Milano. Ecco un articolo del Giorno che ne parla.

Studieremo il gene "direttore d'orchestra" nel nostro cervello
Il Giorno del 05/03/2023
MILANO. Studiare la funzione di un particolare gene - si chiama Tcf20 - le cui mutazioni sono coinvolte in alcuni casi di autismo e disabilità intellettiva. Con in mente un traguardo: sviluppare terapie per i pazienti portatori che soffrono di patologie del neurosviluppo, ripristinando il funzionamento «corretto» del cervello: «È la meta, ci vorranno molti anni. Siamo ancora alla base della montagna», spiega il ricercatore Carlo Sala, 57 anni, a capo del progetto dell'Istituto di Neuroscienze del Cnr di Milano appena finanziato da Telethon con 160mila euro per due anni. Laureato in Medicina a Milano, dopo un'esperienza importante ad Harvard è rientrato in Italia nel 2001 e da più di 20 anni studia i disordini dello spettro autistico e delle malattie del neurosviluppo, che colpiscono più del 2% della popolazione mondiale.
In cosa consiste la ricerca?
«Una premessa: un gene serve a codificare delle proteine che costruiscono il nostro organismo. Se il gene muta, la lettura non è più corretta: come se scrivesse male una parola, causando tantissime malattie. I geni coinvolti nelle patologie del neurosviluppo sono centinaia. Noi ci concentriamo su uno: Tcf20 è un gene un po' particolare che sta sopra gli altri, regolando la funzione di altri geni come fattore di trascrizione. Come fosse un direttore di un'orchestra. Da qualche anno è stato segnalato un numero crescente di pazienti con mutazioni di questo gene che presentano disabilità intellettiva, con o senza autismo. Quello che è ancora non è chiaro è la funzione di Tcf20 nella formazione delle sinapsi e dei circuiti neuronali, le cui alterazioni sono la principale causa di disabilità intellettiva e autismo». Quindi?
«Con il mio team di altri quattro ricercatori intendiamo studiare - utilizzando modelli murini in vivo, ossia topi, e in vitro, inclusi neuroni umani - è studiare a fondo la funzione di Tcf20 per capire quali geni riesca a "dirigere". L'obiettivo è rivelare nuovi potenziali bersagli per lo sviluppo di terapie in pazienti portatori di mutazioni del gene Tcf20 associate a grave disabilità intellettiva e autismo. Vorremmo sapere se è possibile "riparare" il gene Tcf20 oppure agire su geni controllati da esso, più "aggredibili". Questo aprirebbe la strada al ripristino del funzionamento "corretto" del cervello».
di Annamaria Lazzari

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